Farro
Monococco
Monlis
Prima varietà di farro monococco
iscritta al Registro Nazionale delle Varietà (2006).
Monlis è una varietà di farro monococco, la prima iscritta al Registro Nazionale delle Varietà (nel 2006) e costituita dal CRA (Consiglio Nazionale per la Ricerca in Agricoltura).
Il rinnovato interesse per questa coltura è legato alla crescente sensibilità per le caratteristiche dietetico-nutrizionali degli alimenti derivati, legate principalmente al ridotto contenuto in glutine e alla sua bassa tenacità.
Tali elementi comportano una migliore digeribilità del monococco rispetto ad altri cereali e quindi una maggiore tolleranza alimentare (si precisa che il monococco, come tutti i frumenti, non può essere utilizzato dai soggetti affetti da celiachia, in quanto contiene gliadine, le proteine che causano la reazione celiaca).
Oltre alle sue eccellenti peculiarità nutrizionali, il monococco è interessante anche sotto il profilo agronomico, perché tollerante alle malattie e agli stress ambientali e adatto a condizioni colturali marginali, alto-collinari e montane.
La sua rusticità, le ridotte esigenze nutrizionali e la sua ampia adattabilità ambientale lo propongono come un cereale particolarmente indicato per sistemi agricoli biologici e a basso impatto ambientale.
La varietà Monlis
Varietà di farro piccolo costituita dall’ex-Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura (oggi CRA), ottenuta da selezione entro popolazioni locali di diversa origine.
Varietà ad habitus alternativo (non necessita di accumulo di freddo per andare in spigatura, quindi non è obbligatoria la semina autunno-vernina), pianta eretta alla fine dell’accestimento, foglie e culmo molto sottili, vegetazione con forte pigmentazione a maturazione (paglia, glume e ariste bruno-nere).
Varietà idonea alla semina di fine inverno nelle zone di montagna e nel nord Italia; è possibile la semina autunnale nelle zone medio-basso collinari del Centro-Sud, dove il clima è più mite.
Si presta al pascolamento invernale.
La semina
200-250 semi germinabili per metro quadrato (corrispondenti a 90-110 kg/ha di granella vestita), adottando la semina a righe.
Limitare le fertilizzazioni perché la pianta ha una forte capacità di accestimento e una elevata suscettibilità all’allettamento.
La pianta
Cariosside di medie dimensioni, appiattita, con poca peluria all’apice, di tessitura soft (“tenera”), indicata per farine destinate a prodotti da forno e alcuni tipi di pasta.
Taglia medio-alta, ciclo molto tardivo..
La spiga
Spiga di media lunghezza, molto compatta, di colore da bruno a nero a maturazione; ariste di colore simile, mediamente corte, non divaricate, che tendono a cadere a maturazione piena.